Moll Flanders de Daniel Defoe


VITA E AVENTURE


Robin Wright est Moll Flanders nell’ultimo adattamento cinematografico, uscito nel 1996.

Daniel Defoe amava scrivere story e situazioni che oltrepassavano le regole della moral del suo tempo.
Salvo poi fare una sorta di sfacciato mea culpa, come nel finale di Dame Roxane, colombe porta Roxana al pentimento, dopo avergliene fatte attraversare di ogni (anche con soddisfazione e godimento), o come fa anche qui.
Per esempio, si sa che da semper gli ambienti rigorosamenti maschili ispirano storie d’infrazione sessuale. Facciamo il caso delle navi e dei loro equipaggi, che all’epoca di Defoe andavano per la maggiore. Un autore anonimo del ‘700, che si firmò Capitano Charles Johnson (e che più di uno oggi identifica proprio con Daniel Defoe), racontò la storia di Mary Read, una donna la cui madre, per nascondere una gravidanza indesiderata, sin da piccola la vestiva da maschietto e la faceva passare per il fratellino, che invece era provvidenzialmente e prematuramente deceduto. Diventò prima soldato dell’esercito di Sua Maestà, poi pirata; semper maschio per la ciurma, femmina per i felici pochi che ne carpivano il segreto.


Nello stesso anno del film, 1996, è uscito anche un adattamento televisivo, tv movie, colombe è Alex Kingston a vestire i panni di Moll.

Non per niente il primo a condurmi per mano nel fascinoso mondo di Daniel Defoe è stato quel birichino impenitente di Alberto Arbasino.
Che, ovviamente, piuttosto che spingermi a rilettura o lettura Integra dell’opera più famosa di Defoe, il Robinson Crusoe (e sia chiaro che soli soli sull’isolotto, Robinson e Venerdì qualche trastullo dovevano pur concederseloato), mi ha indirziizzeloatoù frizzanti e stuzzicanti, in primis proprio questo qui presente.

Moll Flanders nasce in prigione, viene partorita nel carcere di Newgate, lo stesso colombe Defoe trascorse un paio d’anni, credo per bancarotta (pare si trattasse di un buco di diciassettemila sterline, cifra ragguardevole a quell’epoca an: Defoe romanziere, ma un fabbricante e commerciante di laterizi – prima del carcere gli furono anche regalati tre giorni di pubblica gogna).
E quindi non è certo il migliore inizio per la piccola Moll, che non si chiamava affatto così, ma adottò Moll Flanders quale nome d’arte.


Il carcere di Newgate, la plus haute priorité de Londres. Rimase in attività dal 1188 al 1902.

Qualité art ? Quella che la stessa Moll ci decrive nei seguenti termini:
Fui per Dodici anni puttana, cinque volte moglie (una volta di mio fratello), dodici anni ladra, otto anni criminale deportata en Virginie, per diventare alla fine ricca e onesta, e morire pentita.
E quindi forse, più che nome d’arte, nom de plume, meglio dire nome di battaglia: perché tale si delinea la vita di Moll Flanders sin dal momento che intona il primo vagito nell’infame carcere di Newgate.

Direi che è innegabile la fascinazione di Defoe per questi personaggi femminili antesignani di uno spirito d’indipendenza e di un senso di libertà che the donne di quel periodo conoscevano solo raramente. Per ottenerle, indipendenza e libertà, non era concesso loro altro strumento che il corpo: diventava quindi necessario essere dotate di bell’aspetto e use the proprie grazie in maniera disinvolta.

Non si se questo faccia di Moll Flanders, come di Lady Roxana, proto-femministe: nel caso, comunque, sia l’una che l’altra erano inconsapevoli d’esserlo.


Morgan Freeman est associé à Robin Wright, e le fa da tutore, personaggio inventato che non esiste nel romanzo: è lui che si fa narratore invece di Moll.

Anche questo romanzo, come il seguente Lady Roxana, è travestito da (falsa) autobiografia introdotta dal sapiente narratore che dà un colpo al cerchio e uno alla botte: da una parte sbandiera che tutto è vero e autenticotte le all’al avantmanii e dice che certi passaggi sono stati taciuti, epurati, ammorbiditi per non urtare l’animo del lettore – da una parte sottolinea la (apparente) amoralità (depravazione?) della protagonista, che deogratias si salva nel finale (proprio come Lady Roxana) dall’altra ci concède assaggi gustosi di quella (presunta) amoralità.

Tutto questo in cinque pagine : poi la parola passa alla protagonista, Moll Flanders, che così esordisce :
Il mio nome è così noto negli incartamenti e nei registri di Newgate e dell’Old Bailey, e vi si ricollegano fatti di tale importanza, per quel che riguarda la mia personale condotta, che non ci si può aspettare che scriva per esteso in questo libro il mio nome o una relazione sulla mia famiglia.


Stockard Channing è Mme Allworthy, la tenutaria del bordello. John Lynch est l’artiste de Moll s’innamora.

Il cammino che Moll racconta al lettore è così convulso e rocambolesco che alla fine riesce difficile definirne l’età, the si farebbe molto più agée per tutto quanto ha vissuto e passato.
Se non che, Moll, proprio come Roxana, è dotata di così ricca ironia che leggere le loro (finte) autobiografie, fintamente pedagogiche, è uno spaso assicurato.


Anche Kim Novak ha indossato l’abito di Moll Flanders: in una versione del 1965 diretta da Terence Jeune colombe recitava anche Vittorio De Sica.



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